L’area ”Vulvodinia 4.0″ promuove il benessere psico – sessuale femminile e di coppia
La cosa più bella che possa capitare a un essere umano è di scoprire il fuoco sacro, il fuoco della sua anima. E di fare in modo che la vita intera sia l’espressione di questa anima.
(Annie Marquier)
L’ardore di questo fuoco, però, può minare la nostra “anima” e la nostra “essenza più intima” quando lo sperimentiamo in modo localizzato o generalizzato nell’etere della nostra intimità… e a questo diamo il nome di VULVODINIA.
Il suo significato letterale è infiammazione della vulva, ossia la parte esterna dell’apparato genitale femminile (comprende Monte di Venere, Clitoride Grandi labbra e Piccole labbra), che può scatenare sintomi come bruciore, dolore, irritazione, arrossamento e gonfiore, oltre alla sensazione di prurito, occasionale e lieve o persistente.
Una diagnosi accurata, escludendo una patologia organica, viene demandata alla figura del ginecologo e ad una équipe multidisciplinare che, da un punto di vista clinico, si avvale della competenza dello psico-sessuologo, per accogliere il disagio e la sofferenza della donna.
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Antonietta Albano
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