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Consultazione psicologica e psicoterapia online | Maria Letizia Rotolo

Consultazione psicologica e psicoterapia online

CONSULTAZIONE PSICOLOGICA E PSICOTERAPIA ONLINE: RESTIAMO A CASA!

PREMESSA

La psicoterapia era svolta nella maggioranza dei casi nello studio dello psicoterapeuta su un divano o una poltrona. Il divano senza il contatto vis a vis non consentiva segnali visivi o di altro tipo, ma invece un processo di transfert che era in linea con le idee di Freud, uno dei quali era l’uso della proiezione.

Queste idee furono presto modificate da una varietà di psicoterapeuti che ritenevano importante essere in grado di guardarsi l’un l’altro durante lo scambio di informazioni intime e personali.

Gesti, linguaggio del corpo ed espressioni facciali sono diventati parte di quella che era considerata la comunicazione interpersonale. Come ha dimostrato tutto il lavoro, la profondità e l’importanza del contatto visivo, la fisicità della psicoterapia ha iniziato a essere ulteriormente valutata e potenziata.

DESCRIZIONE

Oggi c’è un’innovazione che si mantiene con la tecnologia contemporanea.

È stato chiamato tele-psicoterapia o psicoterapia online e prevede di fare terapia tramite le app visive disponibili per le connessioni sociali.

Sono state sviluppate connessioni estremamente sicure in linea con la necessità di riservatezza del codice etico. Queste connessioni possono essere Skype, Google Meet, Zoom oppure le video chiamate tramite WhatsApp.

Queste modalità hanno punti di forza e di debolezza, ma si sono stata dimostrate efficaci in molti studi.

Le psicologhe e psicoterapeute di Amori 4.0 effettuano sedute di consulenza e psicoterapia online.

In questa situazione di emergenza coronavirus bisogna ridurre al minimo gli spostamenti delle persone.

E in questo è utile la tecnologia.  Abbiamo deciso di utilizzare lo strumento della video terapia online, che già effettuavamo per alcuni pazienti, per tutte le sedute di consulenza e psicoterapia fino ad aprile.

il paziente può effettuare la seduta a patto che abbia un pc o uno smartphone e una connessione stabile».

Negli ultimi vent’anni sono stati condotti diversi studi clinici che hanno mostrato che nella maggior parte dei casi la terapia online è una valida alternativa a quella di persona e che le due sono paragonabili sia sul piano della soddisfazione del paziente che negli effetti a lungo termine.

PRINCIPI DEL CODICE DEONTOLOGICO

1) i principi etici e le norme del Codice deontologico si applicano anche nei casi in cui le prestazioni vengono effettuate con il supporto di tecnologie di comunicazione a distanza (cfr. art 1 del Codice deontologico). Tali principi e norme debbono essere esplicitati attraverso documenti presenti sul sito o sulla piattaforma del professionista che eroga la prestazione.

ADEGUATEZZA

2) È responsabilità di ogni psicologo, prima di iniziare un intervento on line, valutare l’adeguatezza di tale strumento in base alle caratteristiche dell’intervento e dei soggetti coinvolti.

COMPETENZA

3) gli psicologi dovranno fornire servizi on line entro i limiti della loro competenza derivata dalla loro formazione, istruzione, esperienza di tirocinio, o altre esperienze professionali, e dovrebbero comprenderei limiti e le applicazioni delle diverse tecnologie.

4) lo sviluppo delle tecnologie di comunicazione a distanza consente interventi di e-health di carattere psicologico. tali contesti applicativi, per la complessità e la specificità che li caratterizza, richiedono al professionista la disponibilità di tecnologie adeguate e il possesso di particolari competenze nel loro uso.

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5) gli psicologi dovranno rendere identificabili le loro competenze ai clienti, dichiarando la loro identità (ad esempio, specificando una posizione geografica) e fornendo prove della loro identità, comprese le qualifiche, l’esperienza in materia (tra cui esperienza nella fornitura di servizi on line) e l’appartenenza a qualsiasi registro/albo ed eventuali organi sociali competenti, e guidare il cliente su come/dove possono verificare queste informazioni; i siti web degli psicologi dovrebbero anche trasmettere queste informazioni in modo professionale, grammaticalmente corretto e privo di gergo.

6) gli psicologi dovranno assumersi la responsabilità di valutare continuamente le loro competenze in questo settore.

7) lo psicologo che offre prestazioni via internet comunica al proprio Ordine l’indirizzo web presso il quale svolge tale attività, la tipologia di strumentazione software e la tipologia di media utilizzati.

ASPETTI LEGALI

8) gli psicologi dovranno conoscere e rispettare tutte le leggi e i regolamenti, quando la fornitura di servizi on line ai clienti attraversa i confini giurisdizionali e/o internazionali, incluso il determinare se l’intervento psicologico on line è consentito in tale giurisdizione o se si applicano restrizioni.

9) Per la custodia dei dati e delle informazioni si applicano le norme previste dalla normativa vigente.

10) gli psicologi dovranno esplicitare all’utenza che la propria abilitazione consente la prestazione di servizi on line.

RISERVATEZZA

11) gli psicologi devono (aggiornandosi costantemente) prendere tutte le precauzioni (ad esempio, le misure di sicurezza informatica) per proteggere e mantenere la riservatezza dei dati e delle informazioni relative ai propri clienti, oltre a doverli informare riguardo le precauzioni prese, anche riguardo il potenziale aumento dei rischi sulla riservatezza, inerente le differenti tecnologie utilizzate (per esempio, email vs videoconferenze) nonché i limiti che ciascuna modalità offre alla riservatezza.

12) lo psicologo che si serve di tecnologie elettroniche per la comunicazione a distanza è tenuto a utilizzare sistemi hardware e software che prevedano efficienti sistemi di protezione dei dati.

CONSENSO

13) gli psicologi devono ottenere e documentare accuratamente il consenso informato, per quanto possibile, conformemente a tutte le leggi e regolamenti in materia.

14) il consenso per i servizi di e-mental health deve affrontare le questioni chiave relative alla tecnologia, nonché il processo dell’intervento, tra cui: la privacy e la riservatezza, la struttura e la durata (tempi) dei servizi forniti, i rischi potenziali, le limitazioni dei rispettivi mezzi di comunicazione utilizzati e per i quali il servizio sarà/può essere fornito on line, le tasse, le misure di sicurezza adottate, l’affidabilità della connessione on line, le attrezzature tecnologiche e le competenze, i limiti riguardo la comunicazione e la possibilità per le incomprensioni che potrebbero verificarsi, la tenuta dei registri (come e dove le informazioni personali saranno registrate e conservate e chi avrà accesso ad esse), le strategie di gestione del rischio, le disponibilità (tempi e modalità) ad essere contattati, le regole di partecipazione/termine e le politiche di cancellazione, così come le alternative all’intervento psicologico on line.

GESTIONE DELLE CRISI

15) gli psicologi dovrebbero fornire riferimenti a strutture cliniche nella posizione geografica del cliente in caso di emergenza, prima di iniziare l’intervento on line.

Fonte: www.psy.it Sito del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP) –

https://ucdavis.pure.elsevier.com/en/publications/telepsychotherapy-and-the-therapeutic-relationship-principles-adv

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