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Una fiaba sul valore dell’empatia | F. Carubbi Psicoterapeuta Fano

Una fiaba sul valore dell’empatia, della cooperazione e del senso di comunità: “I musicanti di Brema” dei F.lli Grimm

Una fiaba sul valore dell’empatia, della cooperazione e del senso di comunità: “I musicanti di Brema” dei F.lli Grimm.
I “Musicanti di Brema” è una fiaba/favola molto interessante. Personalmente, è una delle mie preferite (posseggo, a tutt’oggi, una versione illustrata di quando ero piccina).

Favola, per il fatto che i protagonisti sono degli animali, ma, proprio come una fiaba, non possiede una morale esplicita.

Per chi non la conoscesse, la riassumo brevemente: un asino musicista, destinato a morte certa, decide di scappare e raggiungere Brema.

Durante il suo viaggio, incontra altri animali, anche loro con un destino infausto, che diventeranno suoi amici e compari di musica: un cane, un gatto e un galletto dalla cresta rossa.

Giunti in un bosco, i quattro amici vedono in lontananza una casa, dove dei briganti sono intenti a fare festa.

Affamati, i compari animali decidono di unire le forze al fine di cacciarli per appropriarsi della tavola bandita: alla fine, i briganti, impauriti, fuggono.

Da qui, perché è una fiaba da rivalutare? Per le seguenti ragioni

  1. Il racconto è breve, di facile comprensione anche per i bambini più piccoli;
  2. Il bambino riesce a identificarsi con i personaggi animali, perché riflettono il suo pensiero animistico e magico  (il bimbo tende a “rendere umani” sia gli animali, che gli oggetti inanimati);
  3. La fiaba tocca un argomento molto importante di questo periodo difficile che stiamo vivendo: ossia il senso della cooperazione tra le persone e il valore del senso di comunità, soprattutto come protezione delle fasce più fragili della popolazione (pensiamo ai personaggi che, destinati a morte certa, riescono, grazie alla loro unione, non solo a sopravvivere, ma a sconfiggere il male. In questo caso, i briganti possono essere la metafora del virus che stiamo combattendo);
  4. Come le altre fiabe, “i musicanti di Brema” offre un messaggio di vera resilienza ( o, perlomeno, come lo intendo io): una rinascita che può esserci e incarnarsi dopo l’attraversamento del dolore, della frustrazione, dell’accettazione delle proprie fragilità)
  5. I protagonisti ci fanno apprendere, come, nonostante la loro vecchiaia e vulnerabilità, la loro Tendenza Attualizzante (Rogers, 1980) non sia assolutamente sopita ma che, proprio come i germogli descritti da Carl Rogers, possono autorealizzarsi anche in condizioni non favorevoli.

Al di fuori di metafora, allora, la fiaba, pur non toccando esplicitamente la nostra condizione attuale, può far comprendere, tuttavia, al bambino quanto la vita, nonostante il pericolo della morte, nonostante la sofferenza, non rinunci mai a se stessa (Rogers, 1980). La vita, allora, sopravvive grazie al legame, alla cooperazione empatica. In soldoni, la fiaba ci insegna che, per citare un bellissimo libro di Margaret Mazzantini, “nessuno si salva da solo”.

Francesca Carubbi

psicologa e psicoterapeuta, Fano

Autore e Direttore di Collana, Alpes Italia, Roma

www.psicologafano.com

www.alpesitalia.it

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